Parlare di sagne ritorte o incannulate significa parlare del Salento, la pasta tipica per eccellenza. Sono ottime per primi piatti di pesce, possono essere condite anche con il sugo e la ricotta forte dal sapore deciso e intenso oppure con pomodoro e pecorino.
Si tratta di una particolare pasta salentina dalla forma ritorta. Dopo aver arrotolato la sfoglia si formano delle strisce di pasta la cui larghezza deve essere di circa 1,5 cm. A questo punto si tiene bloccato il bordo di sinistra e si iniziano ad arrotolare le striscioline su se stesse fino ad avere un lungo ricciolo. Le sagne ritorte si possono realizzare in base ai diversi gusti anche con farina di grano saraceno, privo di glutine e utilizzato come alternativa ai classici cereali. Molto utilizzata è anche la farina al kamut, una tipologia di grano che rispetto ad altri cereali presenta una quantità maggiore di sali minerali, considerata più digeribile rispetto al grano comune e maggiormente tollerata da chi soffre di allergie al frumento. Le ulteriori farine utilizzate per le sagne ritorte sono quella di farro (anche integrale), un cerale forte tra le più antiche varietà di frumento dall’aroma molto intenso particolarmente indicato per chi non digerisce la pasta, ricco di proteine e vitamine, versatile e di facile cottura; quella ai cinque cereali, ideale per tutte le preparazioni, dal gusto gradevole che garantisce una buona lievitazione ed è in grado di dare un sapore rustico alle ricette, ricca di elementi nutrizionali.